Toni Ferro

05/06/2015

Toni Ferro, Rosso Erotico, 1995, Inchiostro su carta, cm 33x33
Toni Ferro, Rosso Erotico, 1995, Inchiostro su carta, cm 33x33

TONI FERRO

EROTICA BANDIERA

a cura di Rino Cardone

 

Centro per l’arte contemporanea Open Space

via Romagna 55, 88100 Catanzaro

 

Inaugurazione: venerdì 5 giugno 2015, ore 19.00

 

Info: 0961.61839 - openaspace.artecont@teletu.it

 

Comunicato stampa

Il Centro per l’arte contemporanea Open Space di Catanzaro rende omaggio all’artista Toni Ferro, a undici anni dalla scomparsa, con la mostra Erotica Bandiera, venti disegni su carta inediti, realizzati dal maestro nel 1995, per una mostra che tenne a Roma al Lavatoio Contumaciale, su invito di Tomaso Binga, dal titolo Rosso erotico. I venti disegni oggi in mostra, appartengono alla stessa serie realizzata per quell’evento ma non sono gli stessi esposti in quell’occasione, dei quali non resta traccia a causa di un furto subito dall’artista.

Scrive Rino Cardone, curatore della mostra, nel testo in catalogo: “In questa evidente “scelta estetica” di Toni Ferro, appare la natura − a tratti provocatoria − di quest’artista e la sua indole ribelle, propensa a non accettare nessuna censura: perché il “tempo corrente” come diceva Edgar Wind (nel 1963, nel suo libro “Arte e Anarchia”) rifiuta ogni “logica censoria” intesa – semmai, essa, dovesse subentrare, nel lavoro di un artista – come segno di arretratezza intellettuale o, addirittura, di barbarie culturale.

Quella che ci mostra, con questi disegni, Toni Ferro è un’arte senza nessuna castità, sganciata da qualsivoglia sentimento di “morigeratezza etica” o di “condanna morale” a conferma, innanzitutto (così com’è scritto nella “Repubblica” di Platone) che l’arte e gli artisti rappresentano − in qualche modo e in diversa misura − un pericolo, una minaccia e, finanche, una forza sovvertitrice, scandalosa e rivoluzionaria, sia della società e sia dell’ordine costituito: inteso in forma di “entità statuale” (è cioè di “misura dello Stato”).

L’evento intende ricordare Toni Ferro attraverso uno dei momenti della sua vita di artista eclettico, Libero e libertario che calcò le scene dell’arte solo da protagonista.

La mostra sarà inaugurata presso gli spazi dell'Open Space venerdì 5 giugno, ore 19.00. È di rigore, per i partecipanti, indossare un indumento o un segno rosso, colore/bandiera, della serata.

Accompagna la mostra un catalogo realizzato dalle Edizioni Open Space, per la collana Eccentrica Arte Contemporanea, contenente un testo del curatore, un testo dell’artista e poeta Tomaso Binga,  citazioni da testi dello Stesso Toni Ferro, apparato iconografico e nota bio-bibliografica dell’artista. Per l'occasione, durante la serata inaugurale, sarà realizzata da un gruppo di studenti dell'Accademia di Belle Arti (Giulia Gigliotti, Marco Ronda, Silvia Tomaino) una performance, omaggio a Toni Ferro.

La mostra sarà visitabile fino al 7 luglio, nei seguenti giorni ed orari: martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 17.00 alle ore 20.00 e per appuntamento. Ingresso libero.

Patrocini: Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

Info: Open Space, via Romagna, 55, Santa Maria di Catanzaro, telefono: 0961.61839, e-mail: openspace.artecont@teletu.it

 

Toni Ferro, Napoli 1936 – Catanzaro 2004. Personaggio poliedrico della scena artistica italiana, è stato autore di scritti e promotore di eventi socio-culturali nazionali e internazionali sempre ispirato dall’ideale libertario. Ha attraversato da Esploratore Poetico la complessa mappa dell’Arte della Cultura e della Politica del XX secolo. La sua arte rimanda al gesto, al comportamento, alla scrittura. Direttore del Corso di Scienze delle Comunicazioni Visive all’Università Popolare di Napoli, professore ordinario di Scenografia all’Accademia di Catanzaro, di cui è stato direttore dal ‘82 al ‘98, e di Teoria e tecniche di elaborazione dell’immagine al DAMS di Cosenza. Scenografo e costumista di Eduardo De Filippo, Vittorio Viviani, Riccardo Pazzaglia e altri. Dal ‘68 è protagonista della contestazione concependo un impegno libertario dell’arte, teoria e prassi di una nuova creatività, modello per una società civilmente avanzata con il Teatro Comunitario, il teatro di strada, di guerriglia semiologica urbana, e con la Prop’Art. Fonda il gruppo di Arte Antropologica, e fra gli anni Settanta e Ottanta teorizza l’Arte di Azzeramento Antropologico con mostre e performances in giro per il mondo. Nel ‘92, fonda e dirige la rivista “Ecclissi”, periodico per Accademie, Conservatori, Isia, DAMS e Architettura sui problemi dell’arte e della didattica. Dagli anni Novanta la ricerca si amplia nell’Arte Antropo-cosmologica e sui miti del mediterraneo. Del ‘96 è il giro della Terra su sette vulcani da est a ovest nel “Progetto Prometeo – il Sacro Fuoco della Terra”, performance che investe l’intero pianeta in una simbolica azione di purificazione sacrale.