A.11

A.11
A.11
Appartenenza oggetto
Altrui
Categoria
Dipinto/ esercizi astratti
Nazione, Regione, Provincia
Italia, Calabria, Città Metropolitana di Reggio Calabria
Città
Bivongi
Luogo di conservazione
Palazzo
Luogo di collocazione
Bivongi (RC)
Collezione
Collezione AM
Materia e tecnica
Tela/pittura a tempera
Autore
Furina Elio
Datazione
2012
Provenienza
Donazione dell'artista
Dimensioni
cm. 80x60

Descrizione breve

SOGGETTO: figure geometriche inscritte nel rettangolo. Titolo: A11

NOTIZIE STORICO-CRITICHE: Proveniente da donazione dell'artista, l'opera è parte di una ricerca artistica "La caduta del tempo nella pittura astratta", avviata dall'autore con la supervisione del curatore Armando Brissoni, per indagare il mutare dell'espressione artistica nell'ambito della figurazione pittorica e scultorea e la messe dei nuovi linguaggi verso la pittura astratta nella "storia" dell'arte contemporanea. 

11) E’ il miglior dipinto nonostante sia assai consono alla struttura albersiana. Lei rispetto ad un quadro di Albers, qui persino con le stesse tonalità, non dà la sensazione di un particolare di qualche cosa d’altro poiché la banda verticale esterna, quella centrale ad angolo retto ed il rettangolo cinerino sono ben armonizzati non solo cromaticamente – tra l’altro l’accostamento difficile del verde col cinerino non fa scampolo ma metrica pittorica -, ma nella loro proporzione costruttiva. Se non fossero disposte esteticamente, cioè con una tangenza di creatività ben impressa, potremmo limitarci a vedere una pittura-frammento che attende d’essere compiuta. Ma il discorso vien meno allorché quelle “combinazioni” (come amava dirmi il pittore astratto Max Bill gran maestro di distribuzione cromatica paritetica alla interazione dei colori dello Albers) sono autonome e la sua creatività dall’apparenza scarna è al contrario molto consistente. Husserl direbbe che lei “…esclude ogni posizione (Setzung)…” di qualsiasi immagine creando un fatto estetico, poiché lei muove da “…una intuizione individua, o più intuizioni individue [di colori]…” sciogliendo in linguaggio artistico lo stato fenomenologico delle cose; in questo caso la significanza dei colori. E per quanto concerne la rappresentazione ancora con Husserl è giusto dire che in effetti i suoi dipinti sono la “…rappresentazione della spazialità…” togliendo ogni equivoco al termine “spazio”. (E. Husserl, L’idea di fenomenologia, Casa Editrice Il Saggiatore, Milano 1981, passim). Cit. Armando Brissoni (Lettera di) Firenze 2013

Bibliografia

Armando Brissoni, Gli "esercizi atsratti" di Elio Furina: la caduta del tempo nella pittura astratta. in <<Artfolio>>, periodico trimestrale,  N. III /2015, AM Edizioni, 2015.