Storia e Struttura organizzativa

   01- Vista fabbricato museo Facciata Nord-Ovest su strada provinciale

STORIA

AM international, costituita formalmente nel 1987 come associazione culturale, apre la "Pinacoteca" nel 1988 con l'avvio di "Utopie-Mostra in progress" e ben presto si caratterizza come punto di incontro e confronto tra autori di diversa formazione culturale e provenienza.

Grazie alla lungimiranza della "fondatrice" Angelina Melia, ma anche alla generosità di numerosi artisti che hanno contribuito attivamente alla crescita del patrimonio della collezione di opere d'arte, si costituisce il Museo d'Arte Contemporanea AM (acronimo Macam ).

MacAM       Oggi Apprezzato come museo-laboratorio, luogo di conservazione e fruizione di opere d'arte ispirato alle indicazioni del Codice Etico ICOM. Un unicum che offre l'opportunità di poter unire l'attività espositiva all'attività di studio e ricerca; dialogare con l'opera d'arte e affrontare, direttamente con gli autori, i temi del dibattito socio-culturale contemporaneo.

Dal 1994 AM International pubblica e distribuisce il periodico trimestrale artfolio e, grazie alla collaborazione di eminenti ricercatori, sviluppa anche una linea editoriale (International AM Edizioni) per la pubblicazione di saggi anche nel settore scientifico e filosofico.

Chi siamo - Struttura organizzativa

L'articolato sistema museale fa capo al consiglio di amministrazione e, oltre alla conservazione, allo studio e alla valorizzazione dei beni, offre una straordinaria raccolta di servizi culturali declinati in diversi aspetti e tematiche: ricerca, formazione, creatività, tutela, divulgazione, didattica , comunicazione. ...

Dal punto di vista organizzativo, l'associazione ha un modello tipicamente aziendale con un'area di servizio centrale e un'area di attività museale. La programmazione e il funzionamento delle strutture dipendono dalle indicazioni degli Organi di Governo ed in particolare del Consiglio di Amministrazione e del Presidente. Tale organizzazione garantisce un efficiente coordinamento delle attività, semplifica il flusso delle informazioni e consente di presidiare al meglio le aree di conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico.

Consiglio di Amministrazione:

Elio Furina, presidente

Desolino Verdiglione, Vicepresidente

Pasquale Valenti, Segretario

Settore scientifico:

Direttore Scientifico del Museo - Francesco A. CuteriArcheologo - Professore di Beni Culturali e Ambientali presso Accademia di Belle Arti di Roma

Didattica: Giulia Murace - Laureata in Storia dell'Arte

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Luogo:

La sede è in Via Enrico Fermi 10 di Bivongi (RC), con ingresso diretto allo spazio espositivo al piano terra dell'edificio sito in Via XXIV maggio 35/37, sulla Strada Provinciale di Collegamento Bivongi - Pazzano, che confluisce nella Strada Statale 110 (Monasterace - Stilo - Serra San Bruno).

Il luogo è Bivongi, paese dell'entroterra del versante Jonico, all'estremità nord-orientale della Provincia di Reggio Calabria. Si raggiunge percorrendo 18 km. la Strada Statale 110 che si sviluppa da Monasterace a Serra San Bruno. Un territorio conosciuto come la valle bizantina dello Stilaro che si propone ai visitatori per le sue notevoli ed interessanti offerte di itinerari storici, archeologici, religiosi e paesaggistici.

Architettura 

Il fabbricato, su tre livelli fuori terra, è un edificio di servizio (accatastato come museo) adibito all'esposizione di opere d'arte e biblioteca. Originariamente sede della Pinacoteca AM International, poi conferito in atto costitutivo della Fondazione Elio Furina, per la qual cosa la pubblica fruizione non è mai stata interrotta.

Lo spazio espositivo si trova al piano terra dell'edificio con ingresso in via XXIV Maggio. Allo stesso livello: sala consultazione cataloghi e riviste, ascolto registrazioni sonore, reception e servizio caffè, bookshop, guardaroba e sale espositive.

Dal piano della strada provinciale, lungo la rampa di via San Ponente, si accede al terrazzo del primo piano dove sono ubicati gli uffici, la biblioteca, la sala conferenze e proiezioni, il laboratorio-galleria.

Tutte le sale sono dotate di telecamere a circuito chiuso.